Dopo il cambio di sesso cè unerezione
Prof. Romano Rago : la Disfunzione erettile
Pur tuttavia, nonostante questi accorgimenti, un buon numero di pazienti lamenta una riduzione delle proprie capacità erettile nel post-operatorio. Inoltre deve essere cosciente che difficilmente potrà ottenere tutto e subito.
Ma non bisogna mollare! Questi farmaci sono utilizzati per provare a fare una vera e propria terapia riabilitativa assumendoli, in genere, a giorni alterni, indipendentemente dal desiderio di avere un rapporto sessuale.
Nessuna rassegnazione. Abbiamo a disposizione farmaci vasoattivi detti prostaglandine che inducono direttamente dilatazione del corpi cavernosi e quindi inturgidimento del pene quando direttamente applicati nel pene stesso.
La metoidioplastica è un intervento chirurgico di cambio sesso che effettuano i soggetti transgender per poter sostituire l'organo genitale femminile con l'organo genitale maschile. L'intervento chirurgico della metoidioplastica consiste, quindi, nel "trasformare" il clitoride in un clitoride ipertrofico, in grado di avere le stesse funzioni vitali di un pene. La procedura viene completata con una scrotoplastica utilizzando le grandi labbra per contenere due protesi testicolari per formare i testicoli.
Permettono praticamente sempre di ottenere eccellenti erezioni con rapporti completi di ottima qualità. Le protesi per la virilità E se, evento davvero raro, neppure le punture riescono a convincerLo a risorgere?
Non molliamo lo stesso.
Che comunque, anche nella esperienza personale di chi scrive è stata extrema-ratio solo in rarissimi casi. Insomma, quando si riceve la, certo non gradevole, notizia di doversi operare alla prostata, nessun panico!
Intanto capire bene se si tratta di una prostatectomia radicale o no. Poi avere ben presente che se anche accadesse il peggio si sarà sempre ben aiutati che sian pasticchine, cremette o punturelle… a riprender tono… e che tono!
Guido Ceronetti, poeta, filosofo e scrittore italiano Il DR.
Il Dr.